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Alex Foxen e un High Roller che "può perdere solo lui"

Mentre in Europa l'action del poker live si affievolisce con la settimana di ferragosto, in Florida l'atmosfera è caldissima, grazie ai tornei del SHRPO - Seminole Hard Rock Poker Open. Sia il Main Event da 5.300$ che l'High Roller da 25mila dollari sono giunti al final table, e in quest'ultimo c'è un Alex Foxen in versione extra lusso.

SHRPO Championship: restano in 9 nel Main da 3 milioni garantiti, Deng al comando

Il SHRPO Championship da 5.300$ e 3.000.000$ garantiti, torneo molto atteso che è stato però sfortunato come lineup giunta al final table. Non ce ne vogliano gli 8 protagonisti e in particolare il super chipleader Clemen Deng, di cui parlavamo l'altro giorno per aver lasciato la vittoria in heads up a Erik Seidel, ma i nomi giunti all'ultimo atto non sono proprio di grandissimo richiamo. Eccoli, tutti statunitensi:

POSTONOME E COGNOMESTACKSTACK IN BB
1CLEMEN DENG14.700.000118
2PAUL SNEAD7.325.00059
3BRANDON KESSOUS4.425.00035
4STERLING SAVILL2.300.00018
5NEING "JACK" THU4.975.00040
6LONI HUI4.450.00036
7BILLY PILOSSOPH2.850.00023
8TYLER MONTOYA2.200.00018

Loni Harwood, che ha preso il cognome Hui dopo aver sposato il 4 volte braccialettato WSOP Philip, è il nome più importante tra i qualificati. Gli 8 superstiti degli 865 iscritti giocheranno per un prizepool residuo davvero interessante, che va dagli 80.000$ che attendono il primo eliminato ai 626.950$ in palio insieme al classico trofeo del SHRPO, con la forma di una opinabile ma scenografica chitarra rock.

SHRPO High Roller: Alex Foxen al final day con metà delle fiches in gioco

Nel frattempo, il calendario del SHRPO ha messo a ridosso del Championship anche l'event #54, denominato "Big 4 High Roller". 25.500$ il buy-in per 67 paganti totali, ma il field si è asciugato già a fine day 1, dal quale emergono appena in 9. Già scoppiata la bolla, Taylor Von Kriegenbergh nei panni di bubble-man con il suo 11° posto. Quindi, dopo l'uscita di Justin Zaki in decima piazza, abbiamo la composizione del final table, in questo caso non tutto a stelle e strisce per merito dell'austriaco Daniel Rezaei:

POSTONOME E COGNOMESTACKSTACK IN BB
1BRANDON WITTMEYER228.0009
2BRANDON WILSON956.00038
3BRYN KENNEY894.00036
4JONATHAN JAFFE550.00022
5DARREN ELIAS381.00015
6ALEX FOXEN2.946.000118
7DAN SEPIOL368.00015
8BROCK WILSON171.0007
9DANIEL REZAEI202.0008

Da questo chipcount emergono due cose: l'assoluta qualità del field e l'incredibile chip lead di Alex Foxen, che da solo detiene circa il triplo rispetto al più immediato inseguitore e quasi metà delle chips in gioco.

Nel poker non c'è mai nulla di scontato, e il field molto duro renderà comunque la vittoria qualcosa da sudare. Certo, però, non è così consueto vedere un distacco così siderale a questi livelli. Ma come ha fatto Alex Foxen? Il tutto si deve, in larga parte, a Brandon Wittmeyer.

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Foxen vs Wittmeyer e la mano della svolta in piena bolla

Siamo nel corso del livello numero 15, 15.000/25.000 BB ante 25.000, e in piena bolla: gli 11 giocatori rimasti sono divisi in due tavoli e quello in cui è accaduta questa mano era da 5. Brandon Wittmeyer rilancia a 50.000 da UTG, e Alex Foxen difende il suo big blind.

Sul flop 7 6 3 Foxen esce in donkbet per 35.000, Wittmeyer rilancia fino a 85.000, Foxen 3-betta a 185.000 e l'altro chiama.

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Sul turn q lo scenario in qualche modo si semplifica, visto che assistiamo alla nuova lead di Foxen che punta 168.000, chiamato da Wittmeyer.

Sul river 6 Foxen spreca una carta timebank prima di metterne in mezzo 978.000, lasciandosi dietro solo una chip da 20.000. Wittmeyer ha una sola carta di time extension rimasta, la usa e alla fine decide di chiamare.

Allo showdown, Foxen mostra 7 7 per un full, mentre Wittmeyer ha dalla sua solo a 7 per una doppia coppia.

Alex Foxen vince pertanto un piatto gigantesco da 2.802.000, lasciando il rivale ad appena 82.000 fiches, equivalenti a poco più di 3 bb. Poi Brandon si rifarà parzialmente, riuscendo a passare indenne la bolla e qualificarsi anche al final table, mentre Alex Foxen diventa all'improvviso lo stra-chipleader del torneo.

Immagine di copertina: Alex Foxen (Alicia Skillman & PokerNews)

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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