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giuliano bendinelli vince irish poker open
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“Atmosfera unica e run perfetta nel finale” Giuliano Bendinelli racconta il trionfo all’Irish Poker Open

Exploit italiano a Dublino. Come abbiamo visto, più o meno in contemporanea al secondo posto di Umberto Ruggeri al Main Event, Giuliano Bendinelli ha vinto l'evento 63 Irish Poker Open, €638 + €512 NLHE - Mystery Bounty 8-Max, per una prima moneta di 44.000 euro.

Il genovese ci ha raccontato la gioia del trofeo con cui torna a casa da una delle atmosfere pokeristiche live più suggestive mai incontrate nella sua carriera.

La prima volta all'Irish Poker Open

Per iniziare, Giuliano ci ha infatti raccontato di essere rimasto molto colpito in positivo dalla organizzazione Irish Poker Open.

"Era la prima volta che venivo a Dublino, l'atmosfera del festival è incredibile e non perché ho vinto ieri, lo dico dal primo giorno in cui sono arrivato. Proprio tutti ridono, bevono birre, c'è la sala giochi lì nello stesso posto, sempre all' RDS dove si gioca, quindi se hai mezz'ora di pausa puoi andare a giocare, c'è lo shuffleboard, che è una specie di curling divertentissimo in cui lanci le palle sulla sabbia, è un gioco che giocano qua davvero divertente, ci ho giocato tutte le sere nelle pause. Anche nei ritagli di dieci minuti andavamo a giocare con Eugenio Peralta e gli altri reg italiani, poi c'erano biliardo, calcetto, chi più ne ha più ne metta. Quindi in una kermesse come questa, che comunque presenta tantissimi tornei e che ho grindato veramente tanto, ci sono anche degli attimi di svago."

Una trasferta con tante deep run

Nelle giornate della trasferta dublinese, prima di trovare l'acuto vincente, Bendinelli era stato protagonista di diverse deep run.

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"Sono atterrato a Dublino lunedì della settimana scorsa e in questi otto giorni di poker ho fatto tante deep run. Mi sono preso mezzo day off e basta. Avevo belle sensazioni. Al 1.150$ 8-Max ho chiuso trentesimo (è il torneo vinto da Giuseppe Dedoni, ndr). Al Mystery Bounty PLO ho perso un pot da quattro volte l'average a tre dalla bolla, poi ho fatto day 2 al main... Insomma un po' di deep run sparse, ma nulla di nulla di esaltante. Poi ho trovato l'acuto proprio sul finale in questo torneo qua"

Il day 1 tra alti e bassi

Raccontando il torneo vinto, nella prima giornata ai tavoli Giuliano si è mosso da un estremo all'altro.

"Il day uno è stato molto lungo, mi sono iscritto all'ultimo momento della late reg perché appunto ero al day 2 dell'evento di PLO, quindi mi sono iscritto con 20 bui, ho galleggiato un po' in quella zona lì. Poi a un certo punto nel prebolla mi sono messo molto bene, però purtroppo in bolla ho perso due o tre colpi e quindi, invece che riuscire a incrementare lo stack come di solito avviene quando è uno stack grosso, addirittura sono diventato io short.

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Scoppiata la bolla per Giuliano è arrivato il momento dei double-up in serie.

"Dopo l'in the money la fortuna è stata che i chip leader chiaramente spitavano per le taglie, perché la taglia misteriosa media era comunque sui 3.500€, e quindi sono riuscito a fare un paio di double up in cui avevo sempre la mano migliore, prima con A8 contro il chipleader che aveva 84, poi con AJ contro K6 del chipleader, infine con coppia di jack contro coppia di nove. Poi purtroppo nell'ultima ora del day 1 sono stato card dead e coi bui che sono andati altissimi ho imbustato con l'ultimo stack dei quindici left. Comunque ero molto confident perché c'era qualche reg inglese bravino ma il field non era irresistibile, quindi sapevo che se avessi trovato un double-up all'inizio del day 2 avrei potuto dire la mia."

Scoppi e trappole

Detto fatto: proprio alla primissima mano del day 2, Giuliano ha trovato il provvidenziale raddoppio con scoppio:

“Subito alla prima mano del Day 2 faccio double-up con 22 vs TT trovando un 2. Poi arriva un altro raddoppio fortunato che mi porta a 40x: KQ contro AQ e prendo il K. Due showdown fondamentali, da lì sono salito a 40bb e ho iniziato a dominare il tavolo, ho giocato molto bene sia la fase six-handed, quindi 11-12 left, che poi anche il tavolo finale in cui non ho mai lasciato la chiplead, a tratti forse sono stato secondo o comunque mai più di terzo in chips, ma comunque sono stato chipleader almeno per l'80% del tempo, anche grazie a un monster pot".

La mano che ha dato il via libera definitivo alla vittoria di Giuliano è una trappola del genovese con coppia di assi in mano:

"Ho trappato bene gli assi contro il mio avversario che aveva AQ e ha preso la donna al flop, l'ho giocata molto bene in slow play. Diciamo che dopo la partenza del day 2 con 12 big blind ho avuto una certa dose di fortuna per tornare con un ottimo stack, ma poi quando sono andato chipleader credo di aver giocato davvero, davvero bene. Purtroppo nelle taglie non sono andato benissimo perché non ho preso quelle grosse, però non mi posso lamentare perché comunque ho vinto due o tre colpi per la tournament life in cui ero sfavorito e quindi va bene così: è stato un bel torneo, un bellissimo trofeo da mettere in bacheca, sono contento, la sensazione di fare primo è sempre magnifica e sicuramente tornerò tutti gli anni a Dublino."

Dopo anni passati a scrivere di altro, in un periodo sabbatico mi sono appassionato al poker e dal 2012 è diventato il mio pane quotidiano. Intanto ho scritto un paio di libri che niente hanno a che vedere col nostro meraviglioso gioco.
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