Sono passati pochi minuti dallo showdown che gli ha dato la vittoria del Main Event WSOPE. Dopo gli abbracci di rito degli amici che lo hanno sostenuto dalla curva, Simone Andrian tira un attimo il fiato in una poltroncina del casinò.
E' qui che ci concede la sua prima intervista da tri-braccialettato e campione del mondo di poker.
In questo Articolo:
Il bracciale più bello
A bruciapelo, qualsiasi persona che inizia uno sport vuole arrivare al massimo. Sei arrivato al massimo: come ci si sente ad essere campione del mondo di Poker?
Sono appunto felicissimo. Cioè, se me l'avessero detto prima che sarei venuto qua e avrei vinto non ci avrei creduto. Ha un significato che va ben oltre i soldi, assolutamente. Cioè boh, i soldi sì, neanche ci sto pensando. Mi hanno dato un milione di chips ma manco mi sono reso conto che era un milione di euro.
C'è il prestigio di vincere questo bracciale.
Da quando ho iniziato a giocare a poker il sogno era vincere un bracciale. Adesso siamo a tre.
Quale è quello più sentito?
Questo qui assolutamente.
Ma lo hai sentito dall'inizio del torneo?
Non ci ho mai pensato sinceramente. Cioè ho sempre pensato spot per spot. L'unico momento brutto è stato quando sono rimasto short in heads-up: lì ho detto 'qua mi sa che non va'...
L'herocall decisivo
Il tuo è stato un torneo un po' particolare perché è difficile vedere qualcuno che arriva con centottanta bui a sei left, magari la calma derivava anche dal fatto che sapevi che con quello stack meno di top tre non avresti fatto?
Mah in realtà in tutti i tornei che ho giocato sono sempre stato abbastanza calmo.
Quanto sarebbe stato brutto perderlo?
Abbastanza, sì, sarei stato abbastanza triste.
Come era il feeling con l'avversario, quando hai sentito che l'avresti potuto rimontare?
In quel momento, là non benissimo. Poi dopo che ho herocollato in quello spot e lui ha girato bluff, mi son detto 'guarda che forse non è che sta hittando sempre', perché sembrava proprio un 'nittone'.
Un avversario pieno di sorprese
Ossia la tua impressione era che l'avversario fosse abbastanza nitty e che dall'heads-up avesse poi cambiato un po' marcia?
Sì ma in realtà ho rivisto il tavolo televisivo di ieri (del day 4, ndr) e ha foldato certi spot che non erano mai fold. In uno io ho aperto da utg JTo con cento blinds e lui con cento blinds ha foldato JTo da grande buio, che è veramente un overfold con cento big blind di stack, con quello stack non busti quindi anche in ICM giochi.
Ti ha sorpreso un pochettino?
All'inizio dell'heads-up decisamente, infatti non sapevo che pesci prendere, dopo mi sono adattato.
Ci sono stati due momenti veramente chiave, hai dovuto herocallare due volte, specialmente quando ha girato dama due che ti aspettavi di trovare?
Mah lì non mi aveva senso niente sinceramente, perché intanto dovrebbe bettare close to range al flop, quindi già lì c'era qualcosa che non mi andava, poi ha check-shovato al turn sessanta bui...
Credi che lui abbia subito un po' di pressione psicologica?
Non ne ho idea sinceramente, non so cosa gli sia passato per la testa. Probabilmente pensava che io overfoldassi? Non lo so.
Da un punto di vista emotivo per te è stata quella la mano dello scatto?
Sì, lì ho capito che ce l'avrei potuta fare. Quella mano ha cambiato proprio la dinamica dell'heads-up.
Ha preparato il terreno al finale col botto!
Eh sì, lui in quella mano ci è andato giù duro perché c'è stato mio open, tribet, fourbet, all-in, che duro per 45bb...
Adesso gli High Roller
Piani futuri e festeggiamenti ora?
Adesso Cipro per l'EPT, per i festeggiamenti magari una cena quando torno a casa, niente di speciale.
Da un punto di vista pokeristico cosa cambia questa vittoria?
Cambierà che giocherò i tornei più grossi dello scheduled un po' di più in percentuale mia, cioè vendendo meno quote, ma a parte quello niente di che.
E adesso che hai in bacheca il bracciale di un Main WSOP qual è il tuo obiettivo pokeristico?
Dopo Cipro vorrei giocare gli High Roller, tra l'altro a inizio novembre sarò a Montecarlo per le Triton Super High Roller Series ma era una trasferta già in programma prima di questo bracciale. Ne avevo parlato con Enrico (Camosci, ndr) che lui ci va e quindi andrò a giocarmi i venticinque e penso fino ai cinquanta kappa.
"Camosci dieci spanne sopra"
Chiosa finale, qualcuno che è anche presente qua, parlando di te,ha detto che 'pertugio' è il giocatore live più forte in Italia al momento. Quanta verità ci vedi?
Non lo so, secondo me tra live e online non cambia così tanto. Per me Camosch è proprio dieci spanne sopra di me anche perché studio con lui, imparo dai suoi contenuti. Quindi secondo me non è vero che sono io il più forte.
Enrico dice che a stare al tavolo hai una presenza migliore della sua, secondo lui sì...
Però secondo me la presenza al tavolo conta fino a un certo punto, perché Camosch sta là tutto seduto storto e poi gli mette le palle in bocca. Questo ovviamente magari non a quelli che giocano gli high roller, che stanno lì seduti tutti duri. Ma questo aspetto è relativo secondo me. Cioè la presenza al tavolo magari può aiutare contro i fish, il reg bravo se ha la combo per callarti ti calla, non è che perché lo guardi male folda.
Magari a quei livelli è più difficile bluffare?
Negli stake più alti magari sì, però si può anche bluffare di più perché la gente pensa. Il punto è che uno forte trova delle combo da callare che magari il fish non trova.
Con la collaborazione di Stefano Atzei che ringraziamo