C'è chi è d'accordo, chi in estremo disaccordo, e chi coglie un'occasione obiettivamente imperdibile per trollare. Le reazioni al post di Phil Hellmuth e all'annuncio che salterà il Main Event WSOP per la prima volta in in 36 anni, non sono certo mancate. Ve ne offriamo qui una succosa antologia.
In questo Articolo:
- 1 Phil Hellmuth salta il Main Event WSOP perché troppo faticoso? Ecco le reazioni dei poker pro
- 1.1 Scott Seiver e Daniel Negreanu scettici
- 1.2 Erik Seidel appoggia Phil Hellmuth in pieno
- 1.3 Eric Mizrachi il cerchiobottista
- 1.4 Alec Torelli, il testimone
- 1.5 Ben Lamb non toccherebbe nulla
- 1.6 Chance Kornuth punta sull'inflazione
- 1.7 Jennifer Shahade allarga il discorso
- 1.8 Jonathan Tamayo conferma: "anche io non ero al meglio"
- 1.9 Max Silver trolla
- 1.10 DJ MacKinnon e la prop bet
Phil Hellmuth salta il Main Event WSOP perché troppo faticoso? Ecco le reazioni dei poker pro
Da Daniel Negreanu a Scott Seiver, dalla testimonianza diretta di Alec Torelli alle trollate di Max Silver. Le reazioni dei colleghi di Phil Hellmuth non si sono fatte attendere. Impossibile dare delle proporzioni su quanti siano d'accordo e quanti in disaccordo, ma abbiamo provato a fare una sintesi dei più in vista.
Scott Seiver e Daniel Negreanu scettici
Scott Seiver ha opposto alla riflessione di Hellmuth le seguenti argomentazioni.
A) Le WSOP durano 45 giorni, in cui si gioca 12 ore al giorno e nei giorni del Main si gioca quanto gli altri giorni.
B) Ovviamente, essendo un evento che in cui si cerca di dare il meglio, i più giovani hanno questo vantaggio. Invecchiando peggioriamo, è la vita e dovremmo semplicemente accettarlo.
Daniel Negreanu quota quanto detto da Seiver, aggiungendo alcune riflessioni sue.
A quanto ha detto Scott - tutto vero - aggiungo che il WSOP Main Event ha sempre avuto strutture lente con due ore per livello fin dal principio. Per molti è un sogno nel cassetto da avverare e le lunghe ore al tavolo sono parte di tutto questo.
Pertanto, ci sono solo due modi per venire incontro alle esigenze menzionate da Phil:
1) Renderlo un torneo di 3 settimane
2) Accelerarne a struttura
Nessuna delle due opzioni mi fa impazzire, onestamente.
Il WSOP Main Event è speciale perché da sempre è composto da
- buy-in da 10k$
- freezeout
- livelli da 2 ore
Questi tre elementi sopravvivono insieme da più di 50 anni.
Erik Seidel appoggia Phil Hellmuth in pieno
Uno dei pro che si sono espressi più nettamente in favore di Phil Hellmuth è stato Erik Seidel. E forse non è un caso, che il "professore" abbia cinque anni in più di Phil (è nato nel 1959).
Sono d'accordo con Phil, non dovrebbe essere un test di resistenza. Sarebbe bello vedere accorciare un po' i livelli, le giornate di gioco oppure avere giornate di pausa.
Eric Mizrachi il cerchiobottista
Magari allungare le pause di 5-10 minuti per permettere di riposare e concentrarsi meglio.
Magari far partire prima il Main e dare più giorni di riposo durante il torneo.
O magari si potrebbe lasciare tutto com'è.
Alec Torelli, il testimone
Uno degli interventi più interessanti è quello di Alec Torelli, che è probabilmente tra i "great players" che Hellmuth portava come esempio nel suo post originale. Torelli conferma le difficoltà vissute nel 2023, quando sfiorò il tavolo finale arrivando 11°.
Posso testimoniarlo in prima persona. Sono in piena forma nel miglior momento della vita e mi sono preparato accuratamente per il Main 2023.
Ho corso sessioni da oltre un'ora, ho fatto sollevamento pesi, bici e nuoto per 6 giorni alla settimana. Ho mangiato sano, digiunato e meditato.
Sono andato alla grande per 6 giorni, ma al day 7 ho come fatto un frontale con un muro. Ho commesso alcuni errori, uno dei quali mi è costato un sacco di chips vicino al final table. Sono pienamente responsabile di quegli errori, non cerco scuse, ma capisco perfettamente cosa Phil intende. Posso solo immaginare cosa possa significare competere in questo evento per più di 20 anni.
Detesto l'idea di toccare la struttura, perché è ciò che rende il Main così bello.
Credo che una soluzione semplice sarebbe un day off dopo il day 5 o il day 6, e un altro prima del final table.
In tal modo, si preserverebbe la struttura e al tempo stesso si permetterebbe alla gente di riposare, specialmente quando si è chiamati a prendere decisioni che pesano sempre di più e si gioca per somme che cambiano la vita.
Ben Lamb non toccherebbe nulla
Il Main è perfetto così. Dovrebbe essere mentalmente duro provare a vincere su un field di 10mila persone. Accelerare la struttura sarebbe una pessima scelta, ma anche aggiungere giorni potrebbe causare problemi a un sacco di amatori che non possono permettersi di assentarsi troppo da famiglia o lavoro.
Chance Kornuth punta sull'inflazione
Bizzarro pensare che il buy-in del Main era da 10.000 dollari già nel 1972, che al tempo valevano quanto circa 75.000 dollari oggi. Sostanzialmente, era oiù o meno 5 volte la paga annuale di un top 10% di americani. Non mi sorprende che i field fossero così ridotti. Immaginate se quest'estate lo adeguassero all'inflazione, portandolo a 375.000$…
Jennifer Shahade allarga il discorso
Ben detto, Phil! Vale lo stesso per le donne incinte o per chiunque abbia una disabilità, ma anche per giocatori locali che devono tornare dalle famiglie, eccetera. Il torneo diventa più bello da guardare, quando ci sono più possibilità che diverse tipologie di persone riescano a raggiungere il final table.
Jonathan Tamayo conferma: "anche io non ero al meglio"
Sull'argomento si è fatto sentire anche Jonathan Tamayo, che del Main Event WSOP è il campione in carica.
Sì, è un test di resistenza, ma il Main Event è da anni il torneo che dura di più. Infatti spesso durava una settimana senza altri tornei di contorno. A un certo punto, la mia prontezza mentale crolla a un punto in cui anche io vengo sopraffatto, da un po' di anni mi sono reso conto di non essere più al top, ma va bene così.
Peraltro, Tamayo rispondeva alla considerazione del giornalista di PokerNews Calum Grant, che aveva pubblicato il dato relativo ai risultati di Phil Hellmuth nel WSOP Main Event negli ultimi 10 anni. Da quanto si vede, considerando anche WSOP Europe e Paradise, l'ultimo ITM di Phil Hellmuth a un Main Event WSOP risale al 2015. Il sospetto è che Hellmuth si sia semplicemente reso conto di non essere competitivo.
Max Silver trolla
Non poteva mancare l'intervento sarcastico di Max Silver....
Non giocherò più il WSOP Main Event finché non lo faranno a 5 minuti a piedi da casa mia.
Credo che l'80% dei giocatori la pensi come me e poi sarebbe fantastico per ridurre l'inquinamento.
DJ MacKinnon e la prop bet
Chiudiamo con DJ MacKinnon, che ha sfidato Phil Hellmuth in una bet. "Nel caso in cui cambi idea, dovrà fare la sua classica entrata mascherato da "Bella addormentata nel bosco". Ci stai?"
Phil Hellmuth ha accettato.