Sergio Castelluccio è uno dei giocatori italiani più longevi e ha legato il suo nome con l’European Poker Tour, in particolare a Montecarlo, dove è stato protagonista in due Main Event (quando la tappa del Principato era ancora Grand Final con €10.000 ed era considerato uno dei tornei più duri al mondo). Nel 2012 è arrivato quarto: "ero chipleader a 4 left e sono uscito, è stata brutta quella..." ma era stato protagonista anche tre anni prima con un quattordicesimo posto nello stesso torneo.
Ma ha baciato con grossi risultati tutti i circuiti: WPT (vittoria nel National di Bruxelles), WSOP Circuit (trionfo nell’edizione di Campione d’Italia). Il suo torneo per eccellenza è senza dubbio l’Italian Poker Tour vinto nel 2010 a Sanremo e non si può dimenticare la sua deep run nel Main Event WSOP nel 2013, quando concluse la sua corsa a un passo dal final table, al quattordicesimo posto per $451.000.
In carriera solo nei tornei live ha incassato 2,5 milioni in vincite lorde, ma raccontarvi Castelluccio torneista è come dare una rappresentazione di Sergio parziale se per non dire falsa. Senza dubbio la specialità della casa è il cash game e, proprio in questa ottica, il player italiano si sta specializzando in alcune varianti, in particolare nell’Omaha a cinque carte.
Sergio spiega ai microfoni di Assopoker: "Nel NLHE cash game se vuoi giocare a certi limiti, i tavoli sono composti da 7/8 professionisti e un amatore, al massimo 2, nell'Omaha invece...".
Quando un giocatore è inesperto più carte ha in mano e più errori fa? E' per questo che molti professionisti si dedicano sempre di più alle varianti?
Scopri nel nostro video la risposta di Castelluccio che ha parlato della sua nuova sfida in maniera approfondita con i nostri due inviati durante l' EPT Montecarlo, Davide De Luca e Alessio Libralon che lo hanno raggiunto nella sala monegasca per una bella intervista video che potete vedere qui sotto: