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Stephen Chidwick

Stephen Chidwick devia dall'ICM e gambla... al torneo più ricco di sempre

Stephen Chidwick è uno dei migliori torneisti sulla piazza, se non addirittura il migliore al mondo. La matematica del poker scorre nei suoi neuroni a ritmi irraggiungibili dai comuni mortali, eppure è lui stesso a sottolineare che non è sempre questione di calcoli.

Chidwick qualche anno fa ha fatto una cosa che pochi avrebbero avuto il fegato di fare: una "gamblata" a 4 left dal premio più alto che sia mai stato assegnato a un torneo di poker.

Stiamo parlando ovviamente del Triton Million del 2019, torneo che ha fatto la fortuna di Bryn Kenney, e nel quale Chidwick si è distinto - come al suo solito - per una qualità di gioco superba che gli ha permesso di terminare in quarta posizione per oltre 5 milioni di dollari.

È proprio la mano che ha causato la sua uscita al quarto posto il focus di oggi, perché Stephen ha volontariamente scelto di giocare in modo diverso da quanto la strategia suggerisca. Una mossa che evidentemente gli è costata cara, ma sulla quale Chidwick non ha ancora risposta se fosse stata corretta o meno. Vediamola insieme.

La mano dell'eliminazione di Chidwick

Siamo a 4 left, Stephen Chidwick è secondo in chips con 14,6M su blinds 250k/500k BB ante 500k. A parlare dopo di lui, Dan Smith con 6,9M, Aaron Zang con 7,7M e Bryn Kenney con 24M.

L'inglese spilla 7 7 e rilancia a 1,1M, foldano bottone e small blind, e Bryn Kenney va all in da BB.

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Stephen ci riflette, chiede a Bryn il count, e infine incredibilmente chiama!

In questa situazione, ogni solver, ogni calcolatore di ICM e ogni giocatore preparato risponderanno che il fold era l'unica opzione: secondo in chips con una pocket pair che può essere dominata o alla meglio giocare in coinflip, molto meglio aspettare una mano migliore e/o che escano gli short.

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Insomma, alla fine Kenney gira K-J off, una mano debole, ma che basta a eliminare Chidwick e diventare stra-chipleader grazie al K girato al flop.

Una deviazione ICM da oltre 10 milioni di dollari. Perché?

Stephen Chidwick ha spiegato nel podcast di Dan Cates di aver stimato una perdita di oltre 10 milioni di dollari in termini di equity, ma che ancora non sa se è stata la mossa giusta o meno.

Solo un grande campione può continuare a domandarsi se una scelta che è costata così tanto, possa essere comunque profittevole.

Stephen ha detto di aver considerato molti sviluppi possibili durante questa mano, di aver avuto ben chiare le ripercussioni ICM, e che il motivo per cui ha preso questa decisione è stato puramente il future game.

"Eravamo nella situazione in cui, se Bryn avesse avuto solo un paio di chips in più, avrebbe potuto letteralmente distruggere il tavolo e giocare ogni mano. Essendo alla sua sinistra e secondo in chips, non potevo fare davvero nulla per evitarlo, e gli altri due giocavano molto tight.
E lì ho pensato: se avessi chiamato e vinto, avrei fatto double-up sul chipleader e mi sarei trovato io in quella situazione. Avrei potuto rilanciare più spesso e vincere più mani di quanto mi spettassero.
Allora ho fatto questa enorme deviazione, diciamo "gamblando" per il big stack e andare per la vittoria.
Questa è stata un'estrema deviazione dall'ICM che può stupire molte persone, e ancora non so se ho esagerato, o se i miei ragionamenti fossero stati corretti. Suppongo che dovrò aspettare la nascita di tool più sofisticati per avere una risposta."

Stephen Chidwick

Per capire cos'è l'ICM leggi il nostro approfondimento

Scrivo di poker da 10 anni, praticamente è l’unica cosa che ho fatto. Ho passato più tempo effettivo in un casinò che a casa e nonostante questo non riesco a battere il NL10. Spero di scrivere meglio di come gioco.
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