In un momento storico del poker in cui si parla sempre di più di risoluzione del gioco sotto il punto di vista matematico e statistico, accompagnato da mere strategie che soprattutto i regular più capaci considerano imbattibili, tutto il fondamento sul quale abbiamo per anni basato i nostri articoli e le nostre produzioni su un gioco così complicato, sembra stia perdendo il suo appeal.
Il poker moderno: sempre più matematica e statistica
All'inizio del boom del poker in Italia, arrivato qualche anno dopo rispetto a ciò che è successo in altri Paesi, Stati Uniti in primis e Paesi Scandinavi e Inghilterra poi, la componente psicologica di un gioco come il Texas Hold'Em non è stato curata in maniera approfondita come invece è stato fatto negli anni immediatamente successivi a quel momento storico che tutti noi abbiamo sempre indicato come "Effetto Moneymaker".
Soprattutto per quanto riguarda il poker live, dove i tells e gli scontri cerebrali avvengono "de visu", la psicologia nel poker fu un argomento che cominciò a interessare parecchi giocatori in tutto il mondo.
Ed ecco quindi pubblicazioni, pareri discordanti, video su Youtube prima e Twitch poi, articoli sui portali del settore eccetera. La letteratura pokeristica che fa capo all'argomento è stata imponente e, seppur di fronte ad un argomento che pone infiniti spunti di riflessione e di discussione, si è davvero scritto di tutto.
Negli ultimi anni il trend è nuovamente cambiato, anche e soprattutto grazie, o a causa, scegliete voi, della preponderante scelta da parte dei giocatori più skillati, di fare riferimento quasi esclusivamente alla matematica, alla statistica e alle frequenze dei nostri avversari celate nel nostro software di ausilio preferito.
C'è ancora spazio per la psicologia come chiave per diventare vincenti?
Alcune regole per rimanere performanti come giocatori di poker, fanno certamente capo ad una sfera che con la matematica c'entra relativamente.
Avere una certa fiducia in sé stessi è il primo passo per ottenere dei risultati. Non parliamo certo dell'ego dei giocatori NBA che fanno a gara a chi ce l'ha più lungo al termine di ogni prestazione positiva, ma avere fiducia nei propri mezzi confidando nelle proprie capacità, rimane comunque un caposaldo dei giocatori più forti.
Della capacità di concentrazione, non ne parliamo proprio. La distrazione durante le sessioni di gioco, siano esse online oppure live, portano spesso a mettere da parte quell'attenzione della quale necessitiamo quando dobbiamo prendere decisioni difficili. Niente è più consigliabile della vecchia e sana concentrazione per riuscire non solo nel poker, ma in tutti i campi della vita.
L'equilibrio mentale e la risposta alle sollecitazioni avversarie, anche a quelle più decise e poco corrette, sono altri due elementi dei quali non si può fare a meno, per inquadrare le situazioni più spinose che dobbiamo affrontare.
Resilienza e capacità di rialzarsi dai momenti negativi è l'ultima, ma non meno importante, tra le caratteristiche delle quali abbiamo bisogno per performare al tavolo da poker.
Alla luce di questi accorgimenti che dobbiamo fare nostri senza dover ricorrere a chissà quali alchimie, potremmo costruire una base solida per tutto il resto. Se la tecnica e la strategia sono importanti, tutti i consigli che riusciremo a portare a nostro vantaggio, saranno nulli se facciamo affidamento solo su di essi.