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Ivan Stokes
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WCOOP: chi è Ivan Stokes, l'asso dei Sit e nuovo campione del mondo di poker online per $ 1.047.257

L’inglese Ivan "ILS007" Stokes si è laureato campione del mondo di poker online aggiudicandosi il $10,300 World Championship of Online Poker (WCOOP) Main Event, dominando il torneo fin dal day 2, quando ha chiuso in prima posizione nel chipcount. Fino al day 4 il suo è stato un monologo: tutti i grossi piatti andavano nella sua direzione. Non c’è stata storia per il runner up svedese, il noto regular "ShipitFTW911”, che ha iniziato in heads up con un gap difficilmente colmabile in chips.

Il britannico si è assicurato una prima moneta da $ 1.047.257 e il titolo di campione del Mondo dell’online. Se il Main Event WSOP è considerata la manifestazione iridata per il poker live, il Main WCOOP di PokerStars (poker) dà l'accesso al titolo mondiale.

Al terzo posto il professionista argentino Juan "xPastorcitox" Pastor, mentre il favoritissimo scandinavo, il mito Niklas "Lena900" Astedt si è fermato al quarto posto per $408.827 e non è riuscito a coronare il suo sogno di mettere le mani sul titolo più prestigioso. Lo svedese rimane il player più vincente negli MTT per guadagni lordi per $45.989.000 (si avete letto bene) nella storia del gioco.

La storia di Ivan Stokes

Oggi però la nostra attenzione è focalizzata tutta sulla storia di un player poco conosciuto ma molto forte come il neo iridato Ivan Stokes.

Nel 2008 il giovane Ivan, al tempo 15enne, era un giocatore di livello internazionale di scacchi. Nonostante le sue skills però quel hobby non era remunerativo. E aveva notato che i suoi rivali e colleghi più anziani di lui (già maggiorenni) dedicavano sempre meno tempo allo studio degli scacchi per guadagnare con il poker. Stokes ha dovuto aspettare 3 anni prima di provare a dedicarsi seriamente al texas hold’em online.

"Ero diventato davvero curioso e, oltre a guardare il poker in TV, dentro di me è nata la consapevolezza che c’era un'opportunità da cogliere. Per qualche ragione, anche se all'epoca non avevo studiato bene il gioco, avevo la sensazione che molte delle giocate che i professionisti facevano in TV fossero in realtà pessime".

Così il giovane Stokes, stimolato dal suo istinto, ha iniziato un lungo viaggio che lo ha portato a dedicarsi per tante ore al giorno nello studio del gioco del poker, dopo il suo percorso in una disciplina competitiva mentale come gli scacchi.

La sua applicazione è stata totale a tal punto da aver ottenuto un risultato di assoluto livello, diventando, con il suo nick 'ILS007' Supernova Elite, il Santo Graal del programma VIP di PokerStars del tempo. E non si è limitato a farlo solo una volta.

Ivan Stokes: quando era una stella dei Sit And Go su PokerStars

Nel 2014, Stokes è stato il sesto grinder al mondo a guadagnare lo status di Supernova Elite, raggiungendo l’ambizioso obiettivo nel giro di pochi mesi. E’ stato uno specialista dei Sit and Go. Nello stesso anno, ha messo alla prova le sue qualità nei tornei raggiungendo il tavolo finale di un evento WCOOP per oltre $82.000.

Essendo un grande teorico del gioco, Stokes è diventato presto anche un coach ed ha lanciato un suo sito di formazione, Professional Poker Videos.

Ho iniziato giocando ai Sit & Go su PokerStars. Inizialmente i $ 4,40 standard con un field di180 persone, dove il primo posto valeva $200. Ricordo che la prima volta che ne ho vinto uno, è stata una sensazione incredibile", ha dichiarato Stokes. "In un certo senso quel risultato ha confermato tutto ciò che avevo in mente nel mio percorso professionale nel poker".

Nei suoi primi anni, dopo essere diventato un giocatore vincente in tutte le varianti di Sit & Go, ha ampliato la sua base di conoscenze, studiando non solo Sit & Go e Spin ma anche cash e tornei.

Onestamente, il mindset guida tutto ciò che facciamo e il poker è un gioco molto impegnativo per la mente. I giocatori sono vincenti fin da subito se lavorano in modo costante sul loro mindset, una mentalità corretta è alla base di tutto.

Ivan Stokes - Campione Main Event WCOOP 2023

L'isolamento, il confronto e il coaching

Nei primi anni, Stokes però ha commesso un errore ed ha sempre seguito la politica del low profile e inizialmente non si è neanche integrato con la community, rifiutava il confronto con i colleghi.

“Nei primi anni ho vissuto nascosto in una caverna, non avevo contatti con la comunità del poker. Ero completamente autodidatta, leggevo solo alcuni dei libri, ritenuti i grandi classici del No Limit Hold'em. Osservavo da vicino i giocatori che prendevano parte alle mie partite e vincevano, mi appuntavo le loro mosse, cercavo di capire cosa facevano di diverso”.

Era chiuso in se stesso, sigilllato con il mondo esterno ma molto curioso e quello è stato un suo punto di forza, in seguito ha però capito che da solo non poteva andare avanti. Al primo duro downswing ha deciso di aprirsi verso il mondo reale del poker.

"Dopo tre anni ho iniziato a incontrare i primi veri ostacoli", ricorda Stokes. “Mi sono preso una pausa ma quando sono rientrato, per qualche ragione, non potevo più vincere. Eppure, prima di fermarmi, ero tra i primi 3-5 al mondo nei Sit & Go da 180 giocatori. Il periodo è continuato per un anno intero in cui ho guadagnato poco o niente ed è stato un disastro per la mia fiducia, ero distrutto nell’anima. Ho sicuramente pensato di smettere ed ero molto demotivato. In questo momento ho cercato aiuto nella poker community, ho iniziato a cercare coach bravi e usare software per l’analisi. Mi si è aperto un enorme vaso di Pandora”.

Ha iniziato a assumere coach non solo per il gioco ma anche per l’aspetto mentale, dei mental coach.

Come è uscito dalla crisi

Ha iniziato a essere molto metodico, ha ridotto i tavoli aperti durante le sessioni, ha fatto level down. Su certi aspetti è ripartito da zero.

Una volta che ha settato tutto è risalito di livello e quando i risultati arrivavano è tornato a giocare di nuovo nei Sit and go High Stakes, fino a fare il coach. E’ in quel periodo che ha ottenuto anche due volte lo status di Supernova Elite.

“ Mio padre era un professore universitario, quindi per me c'è qualcosa di naturale nel fare il coach. Amo l'esplorazione e lo studio di questioni complesse: è il compito filosofico di ciò che rende un buon allenatore. Una volta che ho scoperto il poker coaching e le fantastiche comunità online, è stato naturale avventurarmi in questo mondo” affermava 5 anni fa Stoke che ha continuato a portare avanti i suoi progetti.

L’approccio di Stoke prevede nel concentrarsi più sul ROI che sui volumi di gioco, l’abolizione del Supernova Elite naturalmente l'ha costretto a doversi adattare e cercare valore e situazioni vantaggiose.

L’uso di complessi software di analisi rientra in questa ricerca di giochi di vantaggio: “ho lavorato in modo quasi ossessivo per guadagnare e massimizzare il mio edge nel game. Ho sempre cercato – in questi anni – di essere in prima linea nello sviluppo tecnologico, in modo da bruciare i miei rivali sul tempo, utilizzando software di analisi molto potenti”.

Ma al centro di tutto c’è sempre e solo una cosa: “ il mindset. Onestamente, il mindset guida tutto ciò che facciamo e il poker è un gioco molto impegnativo per la mente. I giocatori sono vincenti fin da subito se lavorano in modo costante sul loro mindset, una mentalità corretta è alla base di tutto. Deve essere parte di ciò che fai, di chi sei. Non solo nel poker, ma in tutta la tua vita” e questo l’ha portato a diventare campione del Mondo.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.